Thung lũng

Công viên Vena del Gesso Romagnola

23 người địa phương đề xuất

Gợi ý từ người dân địa phương

Gabriela
February 25, 2018
Easy trekking, caves with caving guides, chalk crystals. Trekking facile, grotte con guide speleo, cristalli di gesso.
Former Member
July 9, 2022
LE ESPLORAZIONI DELLA VENA DEL GESSO Gli anni a cavallo del primo conflitto mondiale vedono anche la ripresa delle esplorazioni speleologiche nella cosiddetta Vena del Gesso, che aveva conosciuto una precoce stagione di ricerche ai tempi dello Scarabelli (BERTANI 1996; Id. 1997).20 In ordine cronologico fu il naturalista, geologo e geografo friulano Giovanni Battista De Gasperi ad intraprendere studi sui fenomeni carsici dell'Appennino emiliano-romagnolo. Nel 1911 compì una prima escursione nei pressi delle formazioni gessose di Monte Mauro. Nel corso dell'esplorazione visitò e rilevò una grotticella presso Ca' Pedriolo, notando la possibilità di condurre ricerche archeologiche (DE GASPERI 1912). La cavità fu poi denominata Grotta dei Banditi e nel 1973 da un saggio di scavo ad opera del Gruppo Speleologico Faentino e dalla Sezione di Faenza dell'Archeoclub. Nello stessa occasione De Gasperi procedette ad una ricognizione di un ampio tratto della Grotta del Re Tiberio. La brillante attività del giovane studioso di scienze naturali fu precocemente interrotta dalla morte sopravvenuta nel 1916 all'età di 24 anni in battaglia nell'alta Valdastico (BENTINI 1995). Da un punto di vista prettamente archeologico maggiore importanza rivestì la scoperta della Grotta della Tanaccia di Brisighella. Fu un altro speleologo friulano, per la precisione giuliano, il triestino Giovanni Mornig. Dopo gli esordi trascorsi ad indagare le cavità del Carso, Mornig, soprannominato “il corsaro” per l'abitudine di portare un fazzoletto nero durante le escursioni, al principio degli anni '30 si trasferì a Bologna dove conosce Luigi Fantini, il pioniere della moderna speleologia emiliana e fondatore del Gruppo Speleologico Bolognese, di cui divenne amico e collaboratore. Poco tempo si trasferì nuovamente a Brisighella compiendo tra il 1934 e il 1935 l'esplorazione di una cinquantina di cavità, descritte esaurientemente qualche anno più tardi in un'organica opera di sintesi pubblicata postuma (MORNIG 1995). In occasione di una di queste escursioni, nel 1934, ispezionò la Grotta della Tanaccia, ed eseguì nel 1935 un piccolo scavo in collaborazione col dott. Acquaviva e il dott. Corbara (MORNIG 1935), recuperando una serie di frammenti ceramici depositati presso la Saletta Speleologica allestita al Liceo “E. Torricelli” di Faenza, primo nucleo di un Museo Speleologico mai realizzato (BENTINI 1995a, p. 143). Nell'articolo comparso su “Il Corriere Padano” Mornig auspicava tempestive ricerche nella cavità: “Nella Romagna, terra del Duce, del grande patrimonio storico-culturale troppo è andato distrutto e disperso, e questo per l'incuria di alcuni che dovrebbero dare l'esempio e salvare simili reliquie.” Le parole del Mornig sembrano presagire il futuro tormentato che ebbe il complesso. Solamente nel fra il 1955 e il 1956, infatti, Renato Scarani su incarico della Soprintendenza condusse alcuni saggi di scavo nella parte interna della cavità, mettendo in luce livelli di frequentazione dell'Eneolitico e dell'età del Bronzo (SCARANI 1962) (fig. 12). Purtroppo l'edizione complessiva dei reperti dell'importante complesso non ha potuto usufruire delle associazione stratigrafiche dei materiali (FAROLFI 1976), in parte recuperate solamente in anni recenti a seguito di indagini d'archivio (MASSI PASI, MORICO 1997). A sottolineare la rilevanza del complesso della Tanaccia concorre, inoltre il riconoscimento nell'ambito del Campaniforme di un peculiare stile decorativo definito appunto “stile della Tanaccia” (BARFIELD 1977) 20 Negli stessi anni anche nell'Italia peninsulare si assiste ad un'eccezionale attività di ricerche da parte del Comitato Italiano per le Ricerche di Paleontologia Umana (GUIDI 2008, pp. 64-65).
LE ESPLORAZIONI DELLA VENA DEL GESSO Gli anni a cavallo del primo conflitto mondiale vedono anche la ripresa delle esplorazioni speleologiche nella cosiddetta Vena del Gesso, che aveva conosciuto una precoce stagione di ricerche ai tempi dello Scarabelli (BERTANI 1996; Id. 1997).20 In ordine cronolo…
Christian
March 14, 2018
possibilità di escursioni guidate e visita alla grotta del Re Tiberio per principianti e non
Roberta
June 13, 2016
Consigliata l'escursione guidata alla Grotta Tanaccia.
Claudio
April 1, 2022
Immergiti nella natura, troverai paesaggi suggestivi tra i gessi ed i calanchi romagnoli, con la possibilità di vedere colori e respirare odori meraviglioso per ogni stagione dell’anno
Vị trí
Emilia-Romagna